Follow Me @maestrannette

domenica 31 marzo 2019

Il Testo Descrittivo

marzo 31, 2019 0 Comments

Nell'ultimo periodo a scuola ho trattato l'argomento del testo descrittivo e ci siamo soffermati molto su ogni tipo di descrizione.
Giovedì ero alla ricerca di un'idea carina da lasciare ai bambini come promemoria per scrivere dei testi efficaci e mi sono imbattuta in questo post.
Da subito mi ha incuriosita, perché io adoro lavorare con la carta e ho pensato fosse molto utile per il mio scopo. Ho trovato su pinterest anche il file originale da cui partire.

Ovviamente, da buona grafica, non ho potuto non modificare il design, rendendolo un po' più adatto ai bambini che ho a scuola (e poi diciamocelo, il Comic Sans è il male =D), quindi ho cambiato font, aggiunto un riquadro un po' più accattivante a ogni sezione e dei disegnini per identificare i vari tipi di descrizione.

Ho modificato anche un po' i testi, aggiungendo le due sezioni dedicate alla descrizione oggettiva e soggettiva, e usando le scalette e gli elementi che ho dettato durante le lezioni, così da avere qualcosa di più omogeneo con ciò che ho spiegato.
Anche il formato del lapbook è cambiato e ho realizzato un libricino orizzontale rilegato da un cordino. Come supporto ho usato un foglio a4 di cartoncino colorato, tagliato in 3 strisce da 9,9 cm l'una di altezza, poi ho piegato a metà e il risultato di tutto è questo:


Sul mio profilo Teachers pay Teachers ho caricato il file pdf comprendente:
» 1 pagina con 10 titoli
» 1 pagina con 5 riquadri della descrizione oggettiva e 5 della descrizione soggettiva
» 1 pagina con i vari riquadri delle singole descrizioni (oggetto, ambiente, animale, persona)

Con gli stessi elementi ho poi intenzione di creare un cartellone (infatti li ho stampati anche in versione più grande), ma sto ancora pensando a come farlo per renderlo un po' interattivo =D

Spero che questa piccola risorsa possa esservi utile e ringrazio ancora le maestre che l'hanno ideato per avermi dato lo spunto adatto da cui partire per portare in classe questo piccolo lapbook.
E domani in classe si assembla il tutto!

Buona domenica,
Annette.

sabato 16 marzo 2019

{Recensione} Flabis Furlanis

marzo 16, 2019 0 Comments
In questo ultimo periodo sto leggendo molti libri per bambini e ragazzi, complice anche il fatto che insegno italiano e quindi mi premuro di essere informata sul genere.
Nel caso del libro oggetto del post, però, l'italiano c'entra poco, visto che si tratta di un libro in friulano.

Premessa: Per chi non lo sapesse, attualmente studio all'università Scienze della Formazione Primaria, insegnamento in lingua e cultura friulana, e contemporaneamente insegno nelle scuole come supplente. Sono friulana, di madrelingua friulana, quindi studiare adesso e insegnare un domani in lingua mi riempie di orgoglio. Ovviamente non ho problemi a insegnare anche italiano o inglese (lo faccio tutt'ora), per non parlare delle altre materie, ma il friulano è il friulano!

Ma passiamo al libro in questione:

Titolo: Flabis Furlanis
Autore: Giulia Del Fabro
Editore: Editoriale Programma
Anno: 2018
Pagine: 127
Prezzo: 10.00€
Quarta di copertina: Al jere une volte: questa è la parola magica con cui iniziano le storie migliori – "c'era una volta" – e con cui comincia ogni viaggio nella fantasia popolare, tramandato di generazione in generazione. Immergetevi in questo piccolo scrigno di fiabe e colori, dove i più grandi potranno leggere le storie in friulano, mentre i più piccoli potranno comprenderle seguendo il testo in italiano, imparando una lingua magica e disegnando mondi nuovi.

Ho letto questo libretto con davvero molto interesse, sia perché mi sarà utile a scuola in futuro, sia per iniziare a ragionare un po' in termini di una possibile tesi futura (ho già qualche idea, devo solo iniziare a concretizzarla).

Le storie mi sono piaciute molto, ce ne sono di più lunghe e di più brevi, in tutte ho potuto assaporare un po' della mia terra, perché da lì sono partite.
Ognuna di loro ha una morale finale o comunque un insegnamento molto utile sia ai più piccoli sia ai più grandi.
Le storie sono sia in friulano sia nella traduzione italiana, quindi chi non mastica la mia lingua madre può stare tranquillo.
Personalmente l'ho letto solo in friulano (solo una storia in italiano, a scuola, perché l'ho usata per una verifica di comprensione del testo, che trovate qui) e devo dire che ci sono stati alcuni punti critici: primo fra tutti quello della grafia.

Il friulano, da qualche anno, ha una grafia standard che viene usata per documenti, corsi, dizionari, ecc. come in qualsiasi altra lingua. Ci sono delle lettere particolari che richiamano altrettanti suoni e questi per anni sono stati scritti in svariati modi. Finalmente si è arrivati a una grafia normalizzata (non bellissima per certi versi, ma...), questo ha portato a dover scrivere o riscrivere in determinati modi.
In questo libro, per quanto le storie abbiano dei contenuti belli e interessanti, purtroppo la grafia non è sempre rispettata, anzi. Il più delle volte ho trovato parole scritte con la vecchia grafia, altre con quella ufficiale e altre ancora italianizzate.
Ai più potrà sembrare una cosa di poco conto, ma provate a leggere un libro in inglese o in qualsiasi altra lingua abbia caratteri particolari per identificare alcuni suoni in cui non si rispetti l'ortografia e poi ditemi se ci avete capito qualcosa o se le parole hanno davvero quel determinato significato (esempio, in friulano ci sono parole che si scrivono in modo simile, ma in base a come si legge una lettera cambiano di significato: lat = latte, lât = andato; mil = mille, mîl = miele; la ˆ allunga la vocale su cui è posta).

Sempre più spesso, lavorando a scuola ed essendo appassionata anche di libri per l'infanzia, mi capitano in mano libri illustrati e anche in questo ci sono parecchi disegni. Altro punto dolente, secondo il mio punto di vista.
I disegni si lasciano guardare, ma a mio avviso non danno quel qualcosa in più al libro in generale: ancora una volta non capisco perché se il libro è principalmente per bambini, i disegni debbano essere quasi degli scarabocchi o cose fatte tanto per fare.
Mi domando a che pro fare una cosa del genere? Si pensa che i bambini apprezzeranno qualcosa fatto con i piedi piuttosto che qualcosa fatto bene?
Finché non si entrerà nell'ottica che i libri per bambini e ragazzi devono essere ben illustrati, avere disegni degni di questo nome, io continuerò a criticare aspramente tale punto.
I bambini, oltre a imparare l'educazione, devono essere educati al bello, alla cura e alle cose fatte bene.

Concludendo: consiglierei questo libro?
Sì, perché nonostante le pecche della grafia (per gli italiani il problema non sussiste, visto che in italiano è scritto molto bene) e dei disegni è un ottimo modo per avvicinare grandi e piccini alla scoperta di nuove fiabe. Il prezzo non è bassissimo per la qualità intrinseca, ma non è neanche così malvagio.
Consiglierei alla CE, comunque, di prevedere una ristampa in cui vengono curati più gli aspetti legati alla lingua friulana, in primis alla grafia, e ai disegni.

Mi scuso per questa recensione un po' breve e alquanto critica su certi punti, spero comunque di essere riuscita a spiegarmi e che abbiate apprezzato.
Vi ringrazio per l'attenzione,
Annette.